
Così come un e-commerce è un ponte della tua azienda sul mondo del mercato globale, i sensi sono il nostro ponte con il mondo esterno. Per quanto riguarda il marketing i sensi sono ovviamente una questione cruciale. Attraverso i sensi l’utente percepisce il brand e gli attribuisce un determinato valore. Ovviamente questo valore cambia continuamente al cambiare della percezione da parte degli utenti.
Per quanto riguarda il mondo del retail fisico il discorso dei sensi è molto più semplice rispetto al mondo del mercato digitale. Proviamo a pensare a un profumo, per esempio. Viene da se in maniera quasi immediata che è molto più facile vendere un profumo in un negozio fisico piuttosto che in uno online. Questo perché la percezione olfattiva, che nella fattispecie è cruciale per l’acquisto, è praticamente immediata in negozio. Il cliente può cioè decidere all’istante se quel profumo sarà quello che porterà per anni oppure lo odia.
Marketing Sensoriale, coinvolgente in tutti i sensi
I meccanismi del marketing sensoriale si mettono in moto ogni volta che un produttore per convincere un cliente ad acquistare un suo prodotto fa leva sui sensi di quest’ultimo. Olfatto, vista, udito, tatto, gusto. Nessun senso è escluso.
Si potrebbe dire che il marketing sensoriale è nato nel momento stesso in cui è nato il mercato. Basti pensare ai mercati dove ancora oggi sono vendute frutta e verdure, in cui il cliente analizza con tutti i suoi sensi i prodotti che poi decide di acquistare. Lo stesso avviene per esempio nei negozi di vestiti in cui i consumatori possono toccare con mano i tessuti, provarli e guardarsi negli specchi per capire se quella t-shirt vale la pena di essere presa o meno.
Gusto
Ti è mai capitato, soprattutto all’interno di un supermercato, di trovare uno stand pubblicitario per esempio di una nuova miscela di caffè, con una persona che ti invitava a provarne una tazzina?
Beh, quel brand di caffè stava mettendo in atto esattamente una strategia di Marketing Sensoriale orientata verso il senso del gusto.
Udito
Molto diffuse soprattutto in radio, dove è appunto l’udito a farla da padrone come senso, le strategie di marketing sensoriale basate sull’udito tendono a sfruttare la memoria con suoni familiari, effetti sorpresa e altro. In questi contesti è importantissimo il suound design come per esempio i jingle, la scelta della voce del testimonial, la scelta dei termini, il tono di voce e quant’altro.
Olfatto
L’olfatto è il senso maggiormente legato alla sfera emotiva e dei ricordi. Per questo motivo è particolarmente importante e ha un ruolo di rilievo nelle strategie di marketing sensoriale. Apparentemente legato al mondo della profumeria, del benessere e della cura del corpo in realtà è possibile trovare strategie di marketing sensoriale non convenzionali in settori dove non ce la si aspetterebbe come per esempio il brand di scarpe Victoria che si è reso riconoscibile proprio grazie alla gomma profumata che usa per la suola delle sue calzature.
Tatto
Il senso forse più legato in assoluto al retail fisico. D’altronde “toccare con mano” un prodotto fa diretto riferimento proprio al tatto. Nella storia spesso per mettere in atto strategie di marketing sensoriale incentrate sul tatto si è isolata una particolare proprietà tattile del prodotto in questione e la si è riportata in contesti pubblicitari soprattutto non convenzionali.
La potenza del ricordo emotivo
Non è un caso che sopra non abbiamo menzionato proprio la vista, forse uno dei sensi più importanti di tutti e sicuramente più importante nel marketing in generale.
Ovviamente un e-commerce non potrà mai, almeno ancora non per molto tempo, far sentire una nuova fragranza a un cliente il quale se ne innamora e la sceglie come sua preferita per gli anni a venire. L’e-commerce può però giocare un’altra carta altrettanto interessante. Se è vero che un cliente in un negozio fisico può sentire per la prima volta un profumo, scegliendolo come suo preferito, su e-commerce lo stesso cliente potrà sceglierlo tutte le volte che la boccetta sarà finita.
Marketing sensoriale, e-commerce e parole
È proprio qui che quella che sembra una porta decisamente chiusa, quella del marketing sensoriale su e-commerce, si dimostra invece semplicemente una porta che si apre spingendola invece che tirandola. Se il limite dell’e-commerce per quanto riguarda il marketing sensoriale è quello di poter sfruttare quasi esclusivamente la vista, è importante capire quanto si può giocare con questo senso.
Se è vero che l’e-commerce e il mercato digitale in termini di marketing sensoriale possono contare solo sulla vista, un passaggio importantissimo in questo discorso è che la vista non si limita a decifrare immagini ma anche parole e le parole possono racchiudere grazie al potere dell’evocazione e della memoria tutti gli altri sensi. Allora proprio grazie alle parole è possibile descrivere il profumo al quale il cliente è tanto affezionato, con parole cruciali per portarlo all’acquisto. A proposito di parole, lo sapevi che ci sono strumenti specifici come questo modulo che ti permettono di risalire a quali parole chiave hanno cercato di più i tuoi visitatori. Un dato particolarmente prezioso in una strategia organica seo-copy oriented.
Gli strumenti per il tuo e-commerce
Tutto questo si traduce in termini concreti per il tuo e-commerce con una coppia di parole che vanno a braccetto in maniera ideale quando si parla di comunicazione d’impresa: art e copy. Affidati a un buon team di art director e copywriter per la tua strategia di marketing sensoriale digitale e otterrai risultati strabilianti. Come abbiamo detto nel digitale tutti gli altri sensi passano inevitabilmente per la vista.