Young female florist smiling
03/06/2019

From click to ship

L'e-commerce rappresenta un cambiamento strutturale nello shopping. I clienti sono oramai abituati a un'esperienza di acquisto online 24/7.

Prendiamo come use case il Singles Day in Cina, un evento molto simile al più occidentale Black Friday. Nello scorso anno ha generato più di un miliardo di pacchi in 24 ore rappresentando una challenge importante per gli shipping operators.

In effetti, i tassi di crescita dell'e-commerce globale del 15% - 20% anno su anno sono la norma, creando milioni di vettori e miliardi di pacchi in più con ricavi misurati in migliaia di miliardi di dollari. In Italia la situazione è però differente: gli acquisti B2C sono in aumento del 16% rispetto al 2017 ma il nostro Paese è ancora lontano dai principali mercati eCommerce; si parla comunque di un settore con un giro d’affari in forte crescita, a fine anno il valore di beni e servizi acquistati online supererà i 23,6 miliardi di euro.

Droni e Industria 4.0: le maggiori problematiche.

Sfruttare le opportunità di e-commerce richiede un'infrastruttura sia virtuale che fisica e a tal proposito si sta facendo strada il concetto di Shipping On Demand.

I consumatori vogliono ciò che vogliono con rapidità quando lo desiderano e pretendono trasparenza sulla spedizione e prevedibilità dei tempi di consegna: abbiamo decuplicato in velocità tutti i mezzi di trasporto: allo stesso tempo però abbiamo centuplicato il nostro bisogno di velocità; questo apre nuove sfide per quanto riguarda lo shipping delle merci acquistate tramite eCommerce.

Già nel 2013 Jeff Bezos, il CEO di Amazon, prometteva tempi di spedizione di mezz'ora con il servizio “Amazon Prime Air”.

Nel 2016 è stata effettuata da Amazon la prima consegna di un pacco con un drone ed è invece recente la notizia che anche UPS ha annunciato il successo della prima sperimentazione di consegna con drone.

L’ostacolo principale per l’applicazione di massa dei droni è dato dal regolamento di volo pensato per gli stessi quadrirotori. Far “svolazzare” senza un controllo diretto i droni per le consegne in aree di traffico aereo non è consentito, e difficilmente lo sarà a breve. Inoltre le leggi sull’uso dei droni spesso variano da nazione a nazione e per una grande azienda adottare un sistema univoco di consegna dei droni in tutto il mondo risulta impossibile. Va detto comunque che negli Stati Uniti e in Canada negli ultimi tempi si è lavorato molto per trovare un compromesso tra sicurezza e altezza di volo dei droni e non è da escludere che in un prossimo futuro questi velivoli ottengano maggiori libertà.

Droni per le consegne

Un ostacolo ulteriore per la messa in pratica dei droni-corriere è anche la technological reliability. Dobbiamo infatti considerare che si tratta sempre di piccoli quadrimotori che consegnano dei pacchi sospesi nel vuoto e devono trovare una casa dove rilasciare l’oggetto per poi tornare indietro. Amazon è l’azienda che ha fatto maggiori passi in avanti nell’ultimo periodo. Tanto che il famoso e-commerce ha presentato un brevetto per un drone alimentato da un’intelligenza artificiale che può “dialogare” con una persona.

Le domande che i più scettici si pongono però sono: cosa succede se il pacco precipita dal drone, e se il drone sbaglia indirizzo, oppure è possibile che un cyber criminale manometta il velivolo per rubare il prodotto in consegna?

Ma non affrettiamoci, fino a quando le aziende non troveranno un modo per risolvere questi quesiti e il framework legislativo non si adeguerà alle novità tecnologiche difficilmente vedremo dei droni fare le consegne.

Il caso di successo JD in Cina

Se l’utilizzo dei droni nei paesi occidentali è ancora un “miraggio” che potrebbe a breve diventare realtà, in Cina il colosso JD, secondo solo ad Alibaba, utilizza quotidianamente i droni per trasportare pacchi fino ai 10 Kg con una autonomia di 40 Km. In questo caso il trasporto non avviene “alla porta” del cliente, ma in centri di distribuzione, in modo da assicurare la buona riuscita del viaggio. Il progetto ha raggiunto numeri importanti: si parla di circa 150.000 consegne via drone in 90 giorni (40 consegne al giorno per ogni drone utilizzato). Considerato che il costo del volo è da considerarsi intorno ad 1$, è facile intuire il grosso vantaggio economico dell’operazione. JD sta già sviluppando dei droni capaci di trasportare quasi una tonnellata di carico, garantendo pertanto ulteriori flussi futuri.

Tutto ciò, è permesso in quanto in Cina c’è un particolare interesse a sviluppare le numerose aree rurali, per cui c’è tutto il sostegno politico ed economico affinchè tali operazioni possano avvenire.

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