23/07/2021

Traffico a pagamento: 5 errori da evitare con il tuo e-commerce

Quello del venditore è uno dei mestieri più antichi del mondo. Questa figura è rimasta pressoché invariata per tutta la storia dell’uomo e attraverso varie rivoluzioni. La rivoluzione che più di tutte ha influito sul mercato e sui venditori è stata sicuramente quella digitale. Questo perché il mercato ha visto un vero e proprio sdoppiamento dei luoghi dove avviene l’acquisto. Online e offline. 

Vendere online è considerabile sempre di più come un vero e proprio mestiere a se stante. Ovviamente ha le sue regole, i suoi trucchi e moltissimi livelli a cui poterlo fare. Che tu gestisca un piccolo e-commerce appena aperto senza molte pretese o che tu abbia un’azienda medio-grande avviata e abituata a gestire grandi flussi di acquisti online ci sono dinamiche che non cambiano.

Il traffico, elemento essenziale per il tuo e-commerce

Una delle più importanti riguarda proprio il traffico. Il traffico è un concetto importantissimo per qualsiasi imprenditore che gestisca un e-commerce. Avere i giusti strumenti per creare e gestire il traffico in entrata e in uscita sul proprio sito può fare un’enorme differenza in termini di fatturato e di raggiungimento degli obiettivi.

Organico o a pagamento?

Una volta stabilito che generare traffico è vitale per il tuo e-commerce, passiamo a stabilire in quali modi puoi farlo. Sostanzialmente possiamo suddividere il traffico generato verso il tuo sito in due grandi macro-categorie: traffico organico e traffico a pagamento.

Il traffico organico costituisce un’ottima base per una crescita sana e naturale del tuo bacino di clienti ma ha numerosi limiti che solo con una buona strategia di traffico a pagamento puoi superare e raggiungere gli obiettivi più lungimiranti.

Non esiste quindi una risposta giusta alla domanda che chieda se sia meglio il traffico organico o quello a pagamento. Questo perché una soluzione perfetta per la maggior parte delle realtà online è un buon mix tra le due.

5 errori da evitare

Saper usare gli strumenti giusti nel modo giusto e con le giuste strategie ben fissate in mente e su carta, spesso non basta. La migliore strategia di sempre è quella di tenere bene a mente quali siano gli errori da evitare. Ne abbiamo raccolti 5 tra i più comuni qui per te, a prescindere dal tipo di strategia che hai adottato, evitarli ti metterà indubbiamente sulla strada giusta per il raggiungimento dei tuoi obiettivi.

1. Raccogliere pochi dati o non raccoglierli del tutto

Quella della raccolta dei dati è una delle attività più importanti di tutte in una strategia di creazione traffico a pagamento. In fase di segmentazione studiare il tuo pubblico di riferimento è essenziale per ottimizzare la fase di targeting. Maggiori sono i dati a tua disposizione più precise saranno le tue strategie e minori saranno gli sprechi sia in termini di tempo che di risorse e strumenti.

2. Evitare di fare dei test per risparmiare tempo e soldi

Come in molti altri casi, anche in questo cercare delle scorciatoie non è mai una buona idea. Una buona strategia che generi traffico a pagamento efficace avrà bisogno del giusto tempo e di diverse fasi di test. Ogni test genera informazioni in più che ti saranno utili per creare una campagna perfetta.

3. Non diversificare le risorse economiche

Proprio come per i test, anche questo è uno degli errori nei quali è spesso più facile inciampare. Ti può capitare di voler puntare tutto il tuo budget su una sola campagna per massimizzare le prestazioni. Ma in questo modo l’unica cosa che stai aumentando e di molto è il rischio di perdere tutto. La parola d’ordine in questo caso è diversificazione. Spalma il tuo budget su campagne leggermente diverse tra di loro. Questo oltre a essere una misura di sicurezza, è anche un modo per raccogliere più dati.

4. Limitare la tua rosa di strumenti

Usare solo gli strumenti di default messi a disposizione può essere una soluzione molto comoda e veloce in un primo momento. Ma viene da se che strumenti limitati hanno prestazioni limitate. Ecco perché dovresti esplorare diversi strumenti anche professionali per il raggiungimento dei tuoi obiettivi con le tue campagne. In questa fase l’accontentarsi di certo non paga. Uno degli strumenti più preziosi, non di default, a tua disposizione è il Pixel di Facebook. Scarica subito il modulo che abbiamo realizzato e inizia a esplorarne le funzionalità.

Non dare il giusto peso ai contenuti

Come abbiamo detto più su, il traffico a pagamento non esclude quello organico bensì lo completa. Allo stesso modo non basta semplicemente pagare per avere risultati ottimali, dovrai comunque curare al massimo secondo il tuo caso e il tuo pubblico di riferimento i contenuti da sponsorizzare. Questo vuol dire creare contenuti coinvolgenti e coerenti come foto e video ma non solo, anche contest e attività che richiedono l’intervento diretto del pubblico sono incredibilmente efficaci. 

Questi erano solo alcuni dei consiglio su cosa evitare nelle tue strategie di creazione traffico a pagamento. Insieme agli altri punti di cui ti parliamo negli altri blog post su questo stesso tema potrai avere a tua disposizione una visione d’insieme che ti aiuti a capire come muoverti in questo mondo in continua evoluzione. 

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