10/02/2021

10 Domande e Risposte sui Codici EAN (GTIN) per Vendere Online

Un procedimento spesso oggetto di dubbi e interrogativi, il reperimento dei Codici EAN (GTIN) per vendere online viene considerato dai Merchant come un passaggio complicato e avvolto da un alone di mistero.

Sono necessari per la vendita in quasi tutte le piattaforme online, soprattutto aggregatori di prezzi e marketplace. Non servono solamente per le attività di Store Management ma anche per le successive attività di Web Marketing: i portali di vendita online come Amazon, Ebay e Google Shopping li richiedono per permettere il reperimento e la comparazione tra prodotti.

I Codici EAN (GTIN) sono una famiglia di codici a barre con la funzione di identificare i prodotti destinati al consumatore finale. Esistono da più di 45 anni, eppure oggi sono ancora oggetto di incertezza, esitazioni ed errori per quanto riguarda il loro ottenimento e la loro verifica.

In realtà, “Codice EAN” (European Article Number) è una dicitura che non viene più utilizzata per indicare questi codici numerici, in quanto è stata sostituita dai nomi di GS1, l’ente che provvede al loro noleggio. I Codici EAN sono stati rinominati Codici GTIN (Global Trade Item Number), anche se la dicitura “EAN” viene ancora utilizzata per la rappresentazione a barre verticali del codice, presente nel prodotto che acquista il consumatore.

10 Domande e Risposte sui Codici EAN (GTIN) per Vendere Online

Vediamo una raccolta di 10 domande e risposte che normalmente mi vengono poste dai Merchant, in modo da risolvere alcuni dei dubbi che possono sorgere riguardo alle caratteristiche, l’utilità, il corretto reperimento e la verifica di questi codici.

Cos’è un Codice GTIN?

Un Codice GTIN è un codice univoco e universalmente riconosciuto, che viene utilizzato per identificare un prodotto e tracciarlo in tutto mondo. GS1 è l’unico ente autorizzato al noleggio dei codici, per l’Italia il punto di riferimento è GS1 Italy.

Il linguaggio con cui sono scritti i codici è un linguaggio globale: milioni di aziende in tutto il mondo ne fanno ricorso per “marchiare” i propri prodotti in modo da condividere più facilmente informazioni su di essi.

Il Codice GTIN più diffuso e utilizzato è quello a 13 cifre (il “vecchio” EAN-13). Ne esistono anche altre varianti, utili per l’identificazione di oggetti di diverso tipo: ad esempio GTIN-8, composto da 8 cifre e impiegato per prodotti di più ridotte dimensioni.

Come riconosco un Codice GTIN?

Un Codice GTIN-13 è composto da un codice numerico di 13 cifre, così suddiviso:

  • Le prime 9 cifre identificano il prefisso aziendale GS1 che è associato all’azienda produttrice;
  • Le successive 3 cifre rappresentano il codice identificativo del prodotto;
  • L’ultima è una cifra di controllo, come l’ultima lettera del codice fiscale, anche in questo caso è frutto di un calcolo algoritmico basato sulle cifre precedenti.

10 Domande e Risposte sui Codici EAN (GTIN) per Vendere Online

Fonte: GS1 Italy

Il prefisso aziendale serve a identificare il proprietario del marchio ma non dà nessuna informazione riguardo al prodotto o alla sua provenienza. L’azienda, con l’ottenimento dei codici, entra a far parte del sistema GS1. Il prefisso aziendale, è una parte di codice invariabile che resta sempre uguale.

Ciò che cambia è il codice prodotto che viene assegnato ai prodotti dell’azienda e prevede tutte le combinazioni possibili, usate in ordine progressivo, da 000 a 999.

L’ultima cifra del Codice GTIN-13 invece viene generata in modo automatico.

Per permettere la lettura dello scanner, al prodotto che giunge al consumatore finale, il codice numerico del GTIN-13 viene accompagnato da una struttura simbolica a barre nere verticali, il Codice a barre (o EAN-13).

Qual è l’utilità di questi codici?

Utilizzare i Codici GTIN è indispensabile per avere un identificativo unico e internazionale, utile per riconoscere un articolo in tutto il mondo e poterne tracciare la provenienza.

Il Codice a Barre serve solamente a identificare un determinato prodotto. Tutti i dati relativi ad esso, come il prezzo e la descrizione, vengono gestiti dai database: è compito dell’azienda produttrice trasmettere ai propri fornitori le informazioni relative al prodotto, affinché tengano aggiornati i propri gestionali.

Per quali piattaforme vengono utilizzati e richiesti?

I Codici GTIN vengono richiesti per l’inserimento di prodotti in vendita in tutte le piattaforme online, soprattutto aggregatori di prezzi e marketplace, come ad esempio Amazon, Ebay, Trovaprezzi, Google Shopping e così via, anche se non sempre è obbligatorio utilizzarli.

I codici risultano invece obbligatori e indispensabili per poter accedere alla grande distribuzione organizzata (GDO).

Anche in PrestaShop è necessario inserire i codici relativi ad ogni articolo, in quanto la piattaforma gestisce i contenuti del prodotto online. Quando vengono svolte attività di Web Marketing, per comunicare i Codici a un marketplace, un comparatore o altro, il dato viene inviato direttamente da PrestaShop.

Per inserirli correttamente nella piattaforma, è sufficiente andare all’interno della scheda di dettaglio di ogni prodotto, nelle “opzioni” è presente il campo in cui inserire il Codice a barre EAN-13.

10 Domande e Risposte sui Codici EAN (GTIN) per Vendere Online

Nel caso in cui l’articolo abbia più combinazioni (o varianti), sempre all’interno della scheda dettaglio del prodotto, entrando nella sezione combinazioni e cliccando su “modifica combinazione”, comparirà il campo EAN per quella specifica combinazione.

In caso di varianti sarebbe bene che ognuna avesse il proprio codice. Inoltre se i Codici EAN sono inseriti per le combinazioni, non è necessario inserire anche quello relativo al prodotto.

Come ottengo i Codici GTIN per i miei prodotti?

GS1 è il detentore del sistema e l’unico ente che permette di noleggiare i Codici GTIN legati alla propria azienda: associare i Codici GTIN alla propria attività è fondamentale per il tracciamento del prodotto.

Un altro modo per avere i codici è ottenere pacchetti da aziende rivenditrici, questo sistema è sconsigliato per le aziende produttrici. In caso di produttore o di rebranding con esclusiva, è importante noleggiare Codici GTIN certificati e tracciabili direttamente dall’ente GS1.

 E se sono un rivenditore?

Nel caso dei rivenditori, i prodotti da vendere appartengono a marchi non di proprietà del Merchant. È quindi probabile che il proprietario del marchio abbia già effettuato la richiesta dei Codici GTIN.

Dove non è stato possibile risalire al codice del produttore, allora potrebbe essere un'opzione ricorrere ai pacchetti di codici di aziende rivenditrici: può essere un sistema di ripiego per chi ha necessità di utilizzare i codici in modo temporaneo e per prodotti a cui il produttore non ne ha associato uno.

Quanto costa ottenerli?

Il sistema GS1 prevede un costo da sostenere al momento d’iscrizione e una quota annuale che viene calcolata in base al fatturato dell’azienda. È importante rimarcare il fatto che i codici non vengono “acquistati” ma noleggiati da GS1.

Inoltre, dopo l’iscrizione all’ente, ogni azienda riceve un pacchetto di 1000 Codici GTIN da utilizzare per i propri articoli. La lista viene inviata in un foglio Excel con i codici già elaborati.

Come verifico che i codici siano corretti ed esistenti?

Può essere utile verificare che i codici siano corretti e realmente esistenti. Per farlo, il sito dell’ente GS1 mette a disposizione uno strumento per la verifica: https://gepir.gs1.org/index.php/search-by-gtin

Grazie al tool, oltre a verificare la correttezza e l’esistenza dei codici, è possibile anche tracciare a chi appartiene il prodotto: infatti se il codice è stato ottenuto con l'iscrizione dell’azienda all’ente, nella ricerca comparirà l’azienda produttrice.

 Come assegno i Codici GTIN ai miei prodotti?

Ciascun articolo deve possedere un proprio Codice GTIN, lo stesso vale per le varianti del prodotto: ogni caratteristica fa sì che il codice associato sia differente.

È anche fondamentale tenere conto di questo aspetto nel momento in cui si introduce nel mercato un nuovo prodotto e si va a effettuare una modifica di un articolo. Ogni nuova variante necessita di un proprio Codice GTIN.

10 Domande e Risposte sui Codici EAN (GTIN) per Vendere Online

Fonte: GS1 Italy

Per aiutare i Merchant, GS1 mette a disposizione uno strumento per comprendere con più facilità quando è necessario l’utilizzo di un nuovo GTIN in base alle varie casistiche possibili: https://www.gs1.org/1/gtinrules/it/decision-support/intro

Quali sono i problemi che potrei incontrare e come evitarli?

I problemi possono insorgere quando:

  • Non si sa riconoscere quale dei codici presenti nelle etichette è il Codice GTIN
  • Si tenta di utilizzare codici “rubati” da altri prodotti

Per questo motivo, è fondamentale sapere come è fatto il codice e generarli da siti affidabili, avendo la consapevolezza che è qualcosa che chiunque può verificare e che non è possibile prendere da altri articoli.

Per concludere

I Codici GTIN sono spesso oggetto di dubbi, ma è fondamentale conoscerli e saperli usare per svolgere al meglio le proprie attività di Store Management e di Web Marketing. Avere ben chiaro il modo per ottenerli e verificarli è un fattore chiave: il Merchant che conosce bene tutti i passaggi da seguire è facilitato nelle proprie attività.

Riepilogando i punti principali visti:

  1. I Codici GTIN vengono richiesti dai principali marketplace e aggregatori di prezzi.
  2. Per il noleggio dei Codici GTIN occorre affidarsi a enti autorizzati al rilascio, al momento l’ente che rilascia codici certificati per l’Italia è GS1 Italy.
  3. Ogni nuovo prodotto e ogni sua nuova variante necessitano di un proprio Codice GTIN.

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