05/12/2021

Reware: l’impresa sociale che rigenera i computer e tutela l’ambiente

Nella live talk del 5 ottobre, appuntamento fisso delle PrestaShop Live Talks Italia ogni martedì alle 16:00 sui canali Facebook e Youtube, abbiamo scambiato quattro chiacchiere in diretta con Nicolas Denis, co-founder di Reware, società cooperativa romana che si occupa di recupero e reimmissione sul mercato di apparecchiature elettroniche e informatiche dismesse dalle grandi aziende. Ecco com’è andata l’intervista.

La storia di Reware

Reware è un’impresa sociale specializzata nel recupero e nel riutilizzo di computer vecchi o dismessi, nata nel 2013 come spin-off di Binario Etico, cooperativa attiva nell’ambito delle infrastrutture IT e impegnata a coniugare tecnologia ed ecologia nelle sue attività. 

Il lavoro di Reware ha l’obiettivo di allungare il ciclo di vita utile delle apparecchiature informatiche prima che diventino rifiuti prematuri: la cooperativa, infatti, intercetta le macchine di fascia alta, le disassembla, ne testa la funzionalità ed esegue riparazioni o potenziamenti sia hardware sia software per commercializzarle di nuovo sotto forma di nuovi computer o parti di ricambio. In questo modo Reware riesce a valorizzare il materiale informatico ancora funzionante offrendolo a prezzi più popolari, e a dimezzare l’impatto ambientale prodotto dai rifiuti elettronici permettendo alle aziende di risparmiare sui costi di smaltimento.

Grazie al lavoro dei suoi 7 soci, Reware è fin dal primo giorno un venditore ibrido con un negozio fisico e un negozio online. Oggi è in grado di rigenerare circa 5mila computer l’anno: la cooperativa, infatti, possiede una vera e propria Officina Informatica aperta al pubblico - 100mq di negozio e 200mq di magazzino e laboratori - e un e-commerce realizzato con PrestaShop che traina le vendite complessive per il 60%. 

Con una crescita media annua attorno al 30% del fatturato - che dai 60mila euro nel 2013 oggi supera di poco il milione di euro -, in poco meno di un decennio Reware è riuscita a costruirsi una solida reputazione nel mercato di riferimento in Italia e a fidelizzare i propri clienti.

La strategia della vendita ibrida

Prima del Covid-19 le vendite di Reware in negozio (40% oggi) e online erano tendenzialmente bilanciate, perché la cooperativa lavora in parallelo sul versante fisico e digitale dall’anno della sua fondazione. Con lo scoppio della pandemia, però, l’e-commerce di Reware ha subìto una vera e propria impennata, in parte anche grazie all’impreparazione dei competitor che lavorano con i prodotti di fascia bassa, come le grandi catene di elettronica di consumo. 

Per colmare quel vuoto, Reware ha iniziato non solo a riorganizzare la gestione del proprio lavoro - cambiando negozio e allestendo una zona interamente dedicata alle attività di imballaggio e spedizione -, ma ha continuato a investire nella crescita del proprio negozio online fino ad oggi. Proprio per questo, oltre che un canale di vendita di riferimento, l’e-commerce di Reware è diventato anche uno strumento essenziale e prezioso per l’acquisizione di nuovi clienti in tutta Italia (il 10% proviene dallo store online).

Gli investimenti sull’online e la customer retention

Per potenziare la crescita del proprio e-commerce Reware ha investito moltissimo in pubblicità, in maniera trasversale su tutti i mezzi di comunicazione: dal digitale, alla televisione, alla stampa. 

Dal 2016 la società si è affidata a un’agenzia di marketing per rendere più strutturale la propria strategia e puntare sulla fidelizzazione del cliente. Lo ha fatto, e lo fa tuttora, grazie alle campagne su Google Ads - che rappresenta il principale strumento per la lead generation - e Google Shopping, alla visibilità offerta dai media generalisti, ma anche grazie al passaparola e ovviamente allo shop online. Per l’immediato futuro, Reware sta pianificando l’avvio delle sue prime campagne di advertising sui social media di Facebook e Instagram, canali che già presidia.

Per fidelizzare in senso stretto i propri clienti, invece, la società utilizza moltissimo il canale Telegram - dedicato ai veri fan di Reware - soprattutto per gli aggiornamenti che riguardano i numerosi progetti avviati dalla cooperativa nell’ambito della prevenzione ambientale. Non va poi dimenticata la brandizzazione di prodotti come le borse porta computer, che creano appartenenza e amplificano la visibilità del marchio Reware in giro per l’Italia, o l’applicazione di adesivi Reware sui dispositivi rigenerati.

Esperienza d’acquisto e magazzino

Il negozio online di Reware è intuitivo e facile da navigare. Tra i  vantaggi che presenta rispetto agli e-commerce della concorrenza c’è sicuramente una tassonomia dei prodotti davvero semplice, ovvero solo quattro categorie ma da esplorare in profondità grazie all’utilizzo dei filtri per le specifiche tecniche dei prodotti, che facilitano la navigazione all’interno dello shop e l’esperienza dell’utente sul sito.

Per quanto riguarda il magazzino, invece, la pianificazione della vendita non è possibile, legata com’è alla quantità di prodotti dismessi dalle aziende e rigenerati da Reware, e all’acquisto dei materiali da grossisti internazionali. La gestione dei rischi di “out of stock” e “over stock” esiste ed è ricorrente.

Il consiglio di Reware per scalare il proprio business online

Come di consueto, una live talk di PrestaShop non può concludersi senza i consigli dei nostri ospiti per tutti i merchant che hanno intenzione di scalare le vendite del proprio business. Ecco cosa ci ha detto Nicolas Denis di Reware:

“Copiare dai migliori, utilizzare strategie di comunicazione ibride per poter individuare poi quelle più adatte ed efficaci per la propria attività, e infine spargere tanti semi nel proprio settore”. 

Questo è ciò che ha fatto Reware, che oggi ha un tasso di crescita annua del 30%.

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