
Dagli anni cinquanta con la two step flow of communication, elaborata tra gli altri dal celebre Paul Lazarsfed, si ha la prima comparsa nel campo delle teorie della comunicazione degli influencer o meglio come erano chiamati allora gli opinion leader. La teoria affermava che non esiste un flusso continuo di informazioni che parte da una fonte emittente ed arriva alla fonte ricevente, ma che l’informazione viaggia attraverso due step che partono dall’emittente, raggiungono gli opinion leader e dagli opinion leader vengono poi veicolate verso il gruppo sociale di appartenenza.
Dagli opinion leader agli influencer
Ma chi erano gli opinion leader?
Dalle ricerche di Lazarsfeld, Berelson e Gaudet emerse che il processo di formazione dell’opinione pubblica è fortemente influenzato dalla propria rete di interazioni, e ad influenzare il processo d’informazione è l’opinion leader cioè colui che al giorno d’oggi è un target prioritario per le aziende in modo che da esso possa partire la campagna di “influenza” del mercato.
Può avere un corrispettivo in denaro e diventare quindi testimonial, in passato i testimonial erano personaggi influenti della cultura, dello sport, del mondo del cinema e della televisione, oggi invece i testimonial sono gli influencer.
Al giorno d’oggi il business di ogni azienda si basa soprattutto sulle relazioni ed è compito costante soprattutto nel campo dell’ecommerce mantenere una rete stabile di relazioni soprattutto con i clienti, a partire dai social per finire con l’influencer marketing.
Inserire l’influencer marketing nella propria strategia
Come è stato detto in precedenza un influencer è colui o colei che è rilevante nel tuo campo e che possa parlare in modo eccellente con il tuo pubblico, naturalmente scegliere la persona più adatta al proprio e-commerce è difficile anche perchè nel momento in cui si sceglie un determinato influencer quella persona impersonificherà e rappresenterà la tua azienda sui social dove un minimo sgarro dell’influencer potrebbe portare un danno d’immagine anche alla tua azienda.
I vantaggi dell’influencer marketing sono tantissimi, soprattutto al giorno d’oggi in cui gli utenti fanno a gara per evitare di vedere pubblicità online:
- Promuovi i tuoi prodotti ad un pubblico ampio e altamente targetizzato (se hai scelto bene l’influencer).
- Aumenti la tua brand awareness.
- Ti permette di raggiungere un numero cospicuo di persone anche con budget ridotti all’osso.
- Crei una forte community intorno al tuo shop e contemporaneamente la tua visibilità e le conversion.
Naturalmente la scelta della persona giusta per rappresentare il nostro brand sui social deve essere fatta con molta attenzione ed attraverso diversi step; anche perchè comprare followers e interazioni anche se vietato dalle principali piattaforme non è poi così difficile, ma esistono vari strumenti che possono aiutare nel controllo degli influencer che permettono anche di controllare l’andamento dell’aumento dei fan, se notate aumenti vertiginosi di follower in tre giorni, passate ad un altro influencer.
Ecco allora gli step da seguire per la scelta dell’influencer giusto per promuovere il proprio e-commerce:
- Il primo step da seguire è scegliere la piattaforma social in cui vogliamo l’influencer parli di noi, Facebook al momento è più rivolto ad un target medio adulto, mentre Instagram è la piattaforma più indicata per chi ha un e-commerce e lavora nel settore della moda e del beauty.
- Una volta scelto il social procedere a creare una piccola lista di coloro che pensiamo possano essere perfetti per presentare il nostro e-commerce.
- La scelta non deve essere fatta solo in base al numero di follower ma in base al coinvolgimento che ottengono ad ogni post, che siano like, condivisioni, repost e commenti.
- Chiedergli se sono disponibili a rappresentare il nostro brand con post di qualità.
- Mantenere con loro una relazione trasparente e chiara.
I tipi di influencer
Gli influencer esistono per ogni tipologia di business, dal settore food a quello travel, dal fashion al beauty fino al fitness e al settore altamente specializzato del tech ma in realtà gli influencer si dividono in base anche ai loro follower e cioè a quante persone li seguono ma anche in base alla potenza della loro voce nel web.
Si parte dai personaggi famosi o dalle celebrità di settore creando una classifica divisa in:
Celebrità
Esperti di settore e opinion leader
Content creator e blogger
Micro influencer
Tutte queste quattro macrocategorie di influencer si possono a loro volta dividere in altri diversi gruppi diversificati per numero di follower:
- Dagli 1 ai 1000 followers, troviamo i Brand Ambassador che di solito ricevono un piccolo corrispettivo economico per le recensioni o l’invio del prodotto per testarlo.
- Da 1 follower, ci sono i Brand Advocate, appassionati di un determinato brand che pubblicizzano contenuti di solito senza remunerazione per il solo amore del brand.
- Dai mille ai 20.000 si trova la categoria più importante in questo momento, i micro influencer. Sono i più interessanti in termini di conversion perchè hanno un pubblico fidelizzato ed affezionato alle proposte dell’influencer, che di solito cura con estrema attenzione i contenuti.
- Poi ci sono gli influencer veri e propri, coloro che di questo ne hanno fatto una vera e propria professione e che hanno un numero di follower che si aggira dai 20.000 ma anche a più di 100.000.
- Seguono i macro influencer con cifre che arrivano ai 300.000 followers.
- Infine ci sono i celebrity influencer gli influencer più famosi del web.
Ricapitolando l’influencer marketing è uno strumento potente se inserito nel proprio marketing mix ma attenzione ad utilizzarlo correttamente.